Impianti Fotovoltaici con sistema di Stoccaggio con Batterie

Come abbiamo appurato nel precedente articolo gli incentivi per il fotovoltaico sono terminati, ci si domanda quindi se vale ancora investire su questo settore per il biennio 2019-2020. E’vero che ci sono ancora le detrazioni fiscali, ma si pone ancor di più il problema della fase notturna.

Quando manca il sole infatti i pannelli solari non producono energia, come facciamo in questo caso ad alimentare le nostre utenze? La dobbiamo comprare dal gestore elettrico che però ce la sconta un po’ grazie allo “scambio sul posto (ci scala quella in surplus che non utilizziamo durante il giorno e che rimettiamo in rete)” . Purtroppo questo “scambio” non avviene all pari, vendiamo piú o meno ad 1 e acquistiamo la corrente elettrica a 3. Uno disequilibrio notevole.
batteriefotovoltaico
In ogni caso stanno prendendo sempre più piede soluzioni che prevedono un impianto ad accumulo di elettricità dotato di pacchi di batterie, storage, che immagazzinano la corrente prodotta durante il giorno. Tutta quella che non viene consumata è stoccata e resa disponibile quando ci serve. Si tratta di sistemi di accumulo “off grid” che permettono anche di staccarsi completamente dalla rete elettrica del gestore energetico, insomma siamo indipendenti, o quasi dal punto di vista elettrico se abitiamo in un appartamento.

Certo, le batterie costano, occupano spazio, col tempo si scaricano e durano di meno, ma la tecnologia in questi ultimi tempi è andata avanti e ha fatto passi da gigante in questo settore. Le batterie utilizzate sono di due tipi: acido-piombo o aglio ioni di litio. Ultimamente si studia anche su quelle al magnesio che promettono di essere piú performanti a livello energetico, vedi l’articolo sulle batterie per impianti fotovoltaici.

Differenza:
le batterie al piombo vengono utilizzate da anni nel settore automobilistico. La tecnologia ormai è conosciuta e testata ,di conseguenza ci sono molti anni di esperienza. Le batterie al piombo sono più costose rispetto a quelle piombo-acido, ma sono di facile manutenzione.

batterie solare daimler

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Valutazione :le batterie al piombo costano di meno rispetto a quelle a ioni di litio, ma hanno un numero ridotto di ciclo di carica anche se al giorno d’oggi si possono realizzare più di 3.000 cicli di ricarica, ovvero 8-9 anni di autonomia.  Allo stesso modo, le batterie al piombo possono essere scaricate meno profondamente (limite al 80% max.). L’efficienza di batterie solari al piombo è inferiore rispetto agli ioni di litio (fino al 86%).

Per quel che riguarda i prezzi Solar Buzz ha rilevato un media in Europa di 0,158 euro per watt. Calcolando che per un impianto da 3kwp abbiamo bisogno almeno di un pacco batterie da 6kw, spenderemo circa 1000 euro in batterie. I prezzi in Italia sono pero’ un tantino più alti al momento. Per il futuro ci prospetta le batterie sodio-zolfo, più economiche e meno inquinanti rispetto a quelle al piombo.

A questo dobbiamo aggiungere anche il prezzo per l’acquisto di un regolatore di carica fotovoltaico che va assolutamente collegato a monte delle batterie.

Alcuni produttori di moduli fotovoltaici già propongono soluzioni fotovoltaiche con batterie aglio ioni di litio, le stesse che usiamo su laptop e cellulari, come la tedesca Solar World con il Sunpac oppure Sonnen o Tesla con Powerwall.

C’è da aggiungere che chi decide di progettare ed installare un impianto fotovoltaico ad accumulo con batterie, deve mettere in conto anche l’acquisto di un inverter specifico, bidirezionale, quindi più costoso rispetto a quello che si usa in in un classico sistema on grid.

Ad ogni modo la corsa al ribasso delle batterie agli ioni di litio è partita: Daimler ha iniziato a vedere in Germania batterie al litio da 2,5 e 5,9 kilowattora, più piccole di quelle prodotte da Tesla  a prezzi molto interessanti (sono le stese utilizzate nelle auto elettriche). Una ricerca di Gtm Research ha messo in luce come da qui ai prossimi 5 anni il prezzo dei sistemi di accumulo si abbasserà del 40%,

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