I nuovi incentivi al 65 percento per Ristrutturazioni e Pannelli Solari

E’stata approvata dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 31 maggio 2013 la bozza del decreto (pubblicato in G.U.del 4-6-2013 e quindi in vigore dal 6 giugno) che prevede una proroga fino al 31 dicembre 2013 ed un allargamento delle detrazioni fino al 65% dell’ ecobonus. Si tratta del testo DEFINITIVO trasformato con il decreto legge 63.Nel frattempo anche il governo Renzi si è dato da fare prorogando con la legge di stablità (legge num. 190 del 23-12-2014) le detrazioni per tutto il 2015. Vediamo nei dettagli quali sono i punti salienti.

Le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni che prevedono un risparmio energetico passano dal 55% al 65%. Si fa sempre riferimento al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, ma questa volta vengono escluse le spese sostenute per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia nonché delle spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. Quindi via libera ai pannelli solari termici che sono usufruire della detrazione del 65% con un limite di spesa massimo di 92.307,69 euro.

Per le detrazioni vale la regola di sempre, ovvero possono essere “scaricate” dalla dichiarazione dei redditi in 10 rate uguali per 10 anni (non vige più la regola dei 5 anni per coloro che hanno più di 75 anni).

Detrazioni del 65% fino al 30 giugno 2014 anche per i condomini per lavori edilizi e ristrutturazioni che riguardano le parti comuni di cui agli articoli 1117 e 1117-bis del codice civile o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio. Devono implicare la riqualificazione di “almeno il 25% della superficie dell’involucro” dell’edificio.

Cosa si intende per parti comuni condominiali:
– il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e in genere tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune;
– i locali per la portineria e per l’alloggio del portiere, per la lavanderia, per il riscaldamento centrale, per gli stenditoi e per altri simili servizi in comune;
– le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere che servono all’uso e al godimento comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, gli acquedotti e inoltre le fognature e i canali di scarico, gli impianti per l’acqua, per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento e simili, fino al punto di diramazione degli impianti ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini.

I valori massimi di spesa concessa sono diversi e variano da lavoro a lavoro. Per la riqualificazione energetica di edifici esistenti, la detrazione è pari a 100 mila euro dunque la spesa massima passa da circa 182 mila euro a 154mila; per gli interventi su edifici esistenti, come la coibentazione dei sottotetti o i nuovi infissi, il tetto resta 60 mila euro, dunque la spesa massima cala da 110 mila euro a 92.

Previsti incentivi anche per l’acquisto di mobili nell’ambito di una ristrutturazione edilizia. In questo caso l’importo massimo di spesa è di 10mila euro per una detrazione del 50%.

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